DA RONCHI ALLE FOCI DEL SERCHIO – recensione a cura di Marco Patrone

(Pubblichiamo, con l’autorizzazione dell’autore, la recensione di Marco Patrone apparsa sul blog recensireilmondo.it, del romanzo Le svedesi, di Silvano Ambrogi.)

La mia prima lettura del 2019, Le svedesi di Silvano Ambrogi, rientra tra i romanzi delle zone mie*, di quell´area che inizia con la Versilia, ma che se da Massa passeggi e hai buone gambe, arrivi in un paio d´ore a Torre del Lago, la passi di lato ed eccoti alla foce del Serchio, lì dove è ambientato questo racconto lungo.

A giudicare dalle note biografiche, la vera natura di Ambrogi era quella di commediografo/satirico/parodista, ma qui azzecca i toni del romanzo di formazione e scoperta delle schermaglie amorose, qualcosa che descriverei come un mix ovviamente impossibile di Sapore di Mare dei Vanzina, Agostino di Moravia, condito dal linguaggio toscano, asprigno e creativo di un Tozzi, qui virato in versione più cordiale.

Il protagonista Riccardo – studente di giurisprudenza – è l´alter ego dell´autore, attraverso i suoi occhi vedi questa vita di provincia, i paesani, i vari riti dell’adolescenza (le partite di calcio a piedi nudi, gli sfottò, le vanterie su conquiste reali o immaginate), raccontati con scrittura realistica, verace, e allo stesso tempo ricca di spunti lirici nella descrizione della natura e in particolare del mare, come introdotto nella prefazione uno dei protagonisti della storia.

Nella seconda e danzante sezione, dove si narrano le uscite notturne di Riccardo nel night club, alla ricerca di un bacio o di qualche spupazzamento, si nota maggiormente quella che sarebbe diventata evidentemente la cifra di Ambrogi, il tocco satirico, la descrizione dei tipi (ad esempio tutta la serie dei motivi per non cadere incantati di fronte alla dama a cui si è chiesto il ballo). Spassoso, eppure non crudele, non entomologico, ma filtrato attraverso lo schermo fatato della gioventù e delle infinite possibilità e dei sogni smisurati, ai quali il titolo allude (una immaginata gita di ragazze svedesi, bionde e liberali, nella Toscana marittima dove il protagonista vive).

In ultima analisi, una piccola e succosa opportunità di scoprire un nascosto, un dimenticato della nostra letteratura, un bel librino luccicante e quasi commovente per chi abbia vissuto in quelle zone, seppur ahimè in tempi già  meno romantici.

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Informazioni sul libro

Silvano Ambrogi – Le Svedesi

Ed. Divergenze 2018

144 pg.
Attualmente in commercio

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* per esempio i romanzi di Fabio Genovesi o il mio Come in una ballata di Tom Petty

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