Nota a C. Bordini, Poesie color mogano

di Jacopo Mecca

[gruppo Sul ponte diVersi ]

 

È da poco uscito postumo, per la collana ChapBooks diretta da Michele Zaffarano per Tic Edizioni, l’ultimo libro di poesie di Carlo Bordini, poeta romano scomparso lo scorso novembre. Il titolo è Poesie color mogano e raccoglie diciotto componimenti divisi in quattro sezioni: Uno, Due, Tre poesie sugli spaventapasseri e Tra parentesi [ID]. Tra questi, alcuni erano già apparsi in pubblicazioni o in riviste (è il caso di tutti i testi, escluso l’ultimo, della seconda sezione); oppure scritti per essere letti in occasione di manifestazioni pubbliche (è il caso delle Tre poesie sugli spaventapasseri). Ciò nonostante non si tratta di rimpiegare materiale edito e appiccicarlo a quello inedito per farne, come si potrebbe pensare, un nuovo libro. A Bordini non ha mai interessato la pubblicazione a tutti i costi. Anzi, come ci ha già abituati I costruttori di vulcani raccogliendo nel 2010 le poesie di tutti i libri pubblicati fino ad allora, si tratta di mettere di nuovo in circolo la propria poesia attraverso riprese, ripensamenti, piccole variazioni o microfratture ogni volta per «ricominciare da capo | e partendo da zero | non tener conto di tutte le speranze le | illusioni | di fino a poco fa». Così si legge in Traccia per una poesia, contenuta nella seconda sezione che proviene direttamente dagli esordi di Strana categoria del 1975.

Sul finale dell’introduzione a I costruttori di vulcani, Francesco Portorno a ragione parla di Bordini come di «uno spietato, ironico cronista del vero», pronto a esperire fino in fondo la vita in sé e fuori da sé, tra gesti sbagliati ed errori, drammi e conflitti quotidiani, detriti e polvere; con la consapevolezza di quanto questa ricerca comporti sempre uno strato di fatica e dolore, ma anche la possibilità residua di esserci e magari salvarsi in «questo guazzabuglio di amore e di odio», come si legge in Il compito: «Io sapevo che il mio compito non era salvare il mondo | ma salvarmi nel mondo». Questa posizione, che soprattutto nell’ultimo Bordini potremmo quasi definire un’etica, si ritrova anche nella poesia-racconto Storia dei bambini di Medellin, nella quale l’esperienza di un gruppo di bambini colombiani diventa modello di un possibile «nuovo umanesimo» che prova a trasformare in realtà i propri sogni e a incidere sul mondo con gentilezza. Bordini può così riflettere, ancora una volta, su un’attitudine per lui irrinunciabile: integrare tra loro comportamento quotidiano e letteratura, coscienza e scrittura, tenendo bene a mente alcune parole di Amelia Rosselli: “l’enorme secondarietà della letteratura”.

Forse, chi volesse avvicinare la poesia di Bordini per la prima volta non troverebbe in Poesie color mogano la sponda più rappresentativa di un territorio poetico che per conformazione è diffuso e vario; ma di certo chi ha già preso o prenderà in mano questo libretto avrà la fortuna di imbattersi in un’atmosfera cara al poeta: la «spontaneità». Una «spontaneità» difficile da raggiungere perché, come ha ricordato lo stesso autore in un articolo ora contenuto in I costruttori di vulcani, «è nascosta sotto una serie di strati di rigidità intellettuali, di pseudo conoscenze ideologiche, di velleità banali; la poesia rompe tutto questo, va al centro dei problemi». E in fondo, sono ancora sue parole, «raggiungere la spontaneità è un atto che richiede infinite mediazioni, tecniche, ma soprattutto sensitive e di onestà intellettuale».

 

Nota del gruppo Sul Ponte diVersi

 

Sul Ponte diVersi è un gruppo di lettura di poesia e critica, costituito da Riccardo, Jacopo, Federico e Francesco, nato a Torino nel gennaio del 2018 allo scopo di organizzare degli incontri con i poeti italiani contemporanei nel contesto della libreria indipendente Il Ponte sulla Dora. Rispettando criteri di interesse, di gusto, geografici, generazionali e senza l’obbligo di seguire pedissequamente le tempistiche editoriali e commerciali, da marzo 2018 abbiamo avuto modo di dialogare con Umberto Fiori, Riccardo Olivieri, Franco Buffoni, Francesco Iannone, Mario Baudino, Giulia Rusconi, Matteo Marchesini, Giuliano Ladolfi, Marco Corsi, Fabio Pusterla, Guido Mazzoni, Franca Mancinelli, Giampiero Neri, Milo De Angelis, Giorgio Luzzi e alcuni dei poeti raccolti nel Quattordicesimo Quaderno italiano di Marcos y Marcos (Pietro Cardelli, Carmen Gallo e Raimondo Iemma). Sul Ponte diVersi collabora con «L’Indice del libri del mese» e più recentemente con «Avamposto».

Da qui (https://www.facebook.com/pontediversi) si può accedere alla pagina Facebook del gruppo.

 

 

 

 

 

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